Fu un pittore tra le massime espressioni del Rinascimento settentrionale nella sua fase matura, attivo inizialmente nel Veneto e, in seguito, soprattutto a Bergamo e nelle Marche. La sua produzione giovanile attesta le sue radici nella tradizione veneta, ma seppe ben presto raggiungere una cifra personale e autonoma; guardò anche ad artisti dell’Europa del Nord, quali A. Dürer, dai quali apprese il gusto per il dettaglio, l’osservazione realistica e il contenuto spirituale.
A Bergamo lo ritroviamo in città ed in provincia in numerose chiese, oratori privati: qui si trattenne fino al 1525 pur facendo frequenti viaggi nelle Marche, ed ebbe modo di manifestare la pienezza del suo valore, come si nota nelle pale di Santo Spirito e di San Bernardino (1521), ammirevoli per la forte spiritualizzazione delle forme e il cromatismo magistralmente accordato a effetti luministici.
Tra le opere bergamasche sono da ricordare anche gli affreschi per la chiesa in S. Michele in Pozzo Bianco, i dipinti conservati nella pinacoteca dell’Accademia Carrara e le tarsie lignee collocate nel coro della Basilica di Santa Maria Maggiore (a richiesta visitabili).
Possibilità di pranzo al sacco, bar e toilette.