LIBERTY A BERGAMO: I 6 LUOGHI DA VISITARE



Torna, per l’edizione 2021, la settimana dedicata allo stile Liberty che proprio in questi giorni si celebra in tutta Italia. Un appuntamento unico nel suo genere e un lavoro di ricerca e valorizzazione di uno stile raffinato ed elegante. Stile che possiamo ammirare anche tra le vie di Bergamo e in diversi luoghi della Provincia. Un viaggio inaspettato alla scoperta di angoli della città e luoghi della Provincia che non rientrano nei percorsi abituali. Ville, edifici, facciate, eleganti sculture, iscrizioni e affreschi floreali che raccontano una storia diversa, meno conosciuta, nella Bergamasca. Il Liberty a Bergamo e in provincia lo si ritrova ovunque. A Bergamo dai colli al piano, tra belvedere e residenze di villeggiatura: Dai borghi storici alla prima periferia urbana, dalle palazzine e dai villini signorili fino alle case operaie e alle sedi di attività industriali e artigianali oggi scomparse.

Quali sono i 6 luoghi da visitare per ammirare lo stile Liberty a Bergamo e provincia?

In città, a partire dal XIX, si svilupparono bellissimi quartieri residenziali nei quali ancora oggi è possibile ammirare ville in stile Liberty. Ma Liberty sono anche edifici di servizio, come lo stabilimento industriale di Valtesse, l’ex Enel e l’ex mercato ortofrutticolo ovvero il porticato inserito negli spazi esterni della Biblioteca Tiraboschi, aperto su via San Giorgio. A due passi dalla Stazione di Bergamo, troviamo Villa Paleni, in cui la creatività dell’architetto Virginio Muzio è ben rappresentata dalla facciata stile Liberty. Putti e grappoli d’uva, cornici scolpite, lesene con teste femminili adornano questa villa in una composizione unica nel suo genere. Accanto alla stazione sorge anche l’elegante stazioncina per la ferrovia della Valle Brembana del 1906, anch’essa in stile Liberty.

I quartieri:

Disseminati lungo tutta la città, troviamo numerosi esempi di Liberty: Palazzo Gregis e Palazzo Angelini in Borgo Santa Caterina, la Casa Donati Baldelli in Sant’Anna o le Case Pesenti in via Frizzoni. Nel quartiere Santa Lucia è possibile ammirare numerosi esempi di Liberty con grande personalità, come la Villa La Bassiana. Le arcate, le pareti curve e le torrette ad angolo, così come le sculture femminili, gli stemmi e le incisioni che adornano il portale sono ancora oggi ben visibili.

In città sono centinaia i particolari in stile Liberty che si possono trovare nei diversi angoli ma che, ad un occhio inesperto, possono passare inosservati.

  • Val Seriana – Albino

Ad Alzano Lombardo e Nembro ritroviamo numerosi esempi di architettura Liberty grazie agli edifici residenziali pertinenti le ex Cartiere Pigna, l’ex Cementificio Pesenti e prossimi alla ciminiera dell’ex manifattura Benigno Crespi. Ad Albino emerge l’ex Cementificio Giacinto Guffanti, che dal 1921 viene inglobato al gruppo Italcementi. Qui il Liberty è evidente nella villa padronale con un tripudio floreale che incornicia balaustre e davanzali, porte e finestre e nel fabbricato destinato agli uffici. Anche Villa Azzola in via Roma è un bell’esempio di Liberty.

  • Val Brembana – San Pellegino Terme

L’apice assoluto del Liberty a Bergamo si tocca a San Pellegrino Terme, con il suo Casinò, il Grand Hotel e il complesso termale. Anche la funicolare e altri edifici del centro, seppur meno appariscenti, fanno di questa località uno degli esempi più complessi di Liberty al mondo. Liberty in Val Brembana non è solo San Pellegrino: tutte le stazioncine che, partendo dalla città, intercalavano il viaggio fino a terminare la corsa in alta valle a San Giovanni Bianco – quindi Ponteranica, Villa d’Almè, Almè, Sedrina, Zogno, Ambria – sono Liberty e fanno capo al progetto unitario di Romolo Squadrelli.

Quasi tutto a Crespi d’Adda è Liberty: dal castello signorile alle ville dirigenziali, dalle abitazioni impiegatizie al complesso degli edifici adibiti a uffici e cantieri. Ma anche la centrale idroelettrica, gli stabili preposti ai servizi per i dipendenti della fabbrica, fino al campo santo che chiude il grande viale che divide in due l’abitato. Molto di questo lo si deve all’architetto di fiducia degli imprenditori, autore anche del Famedio di Bergamo, ovvero l’ing. Ernesto Pirovano.

  • Lago D’Iseo – Predore E Sarnico

Qui emergono villa Faccanoni, realizzata dall’architetto Giuseppe Sommaruga tra il 1906 e il 1912 e il mausoleo della famiglia nel cimitero cittadino e l’asilo infantile. La villa Faccanoni di viale Vittorio Veneto dirada verso il lago con un ampio e fiorito giardino. Villa Surre in via Predore è invece caratterizzata da una torre, che se pur più classica e ordinata, ha nei mosaici dorati con gli altorilievi di Ernesto Bazzaro. Un movimento dolce e al contempo fiammeggiante per quei guizzi dorati che sprigionano a seconda dell’ora del giorno.

  • Pianura – Caravaggio E Treviglio

A Caravaggio ricordiamo la Villa Severgnini in via Mozzanica, con torretta centrale e terrazza laterale, mossa leggermente dalla decorazione articolata tra diversi materiali e motivi floreali del ferro battuto. A Treviglio, invece, spicca la Casa Furia in via Portaluppi 5, il Teatro dei Filodrammatici e il fronte del chiostro delle Agostiniane nella Piazza del Santuario. Tutte opere queste attribuite all’ing. Angelo Bedolini.

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